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Consigli medici per i viaggiatori
Comitato svizzero di esperti per la medicina dei viaggi

 

Consigli medici per i viaggiatori
Comitato svizzero di esperti per la medicina dei viaggi

 

Consigli medici per i viaggiatori
Comitato svizzero di esperti per la medicina dei viaggi

Giappone

Ultime notizie

According to the Japanese Ministry of Health, more than 150 cases of the fifth disease (erythema infectiosum) caused by parvovirus B19 are reported every week. Since the end of August 2024, more than 1’100 cases have been reported nationwide, a significant increase compared to the average incidence. Cases are reported especially in Kanagawa (> 160 cases), Saitama (> 250 cases) and Tokyo (> 260 cases) prefectures. The peak of the outbreak has not yet been reached.

 

An infection with parvovirus B19 is usually asymptomatic (up to 20%) to mild and self-limiting with cold-like symptoms, skin rash (“slapped cheek”) and arthralgia. High rates of virus circulation in the community pose a risk for pregnant women that have not been exposed to the virus previously and have developed protective immunity. Up to 10% of pregnant women infected with parvovirus B19 during the first 20 gestational weeks can experience complications such as hydrops fetalis and miscarriage. Other groups at risk of severe illness include individuals with blood disorders or weakened immune system.

There is no vaccine or treatment that can prevent parvovirus B19 infection. Follow general respiratory precautions to prevent spread of parvovirus B19.
Via ProMED, 13.12.2024
More than 100 cases of anisakiasis have been reported in Japan, caused by fish contaminated with parasites. Mackerel, bonito and sashimi are most likely the source. People experience reactions such as severe abdominal pain and vomiting after eating contaminated fish. Several supermarkets have stopped selling fish products and closed the markets for fresh fish.
Do not eat raw or undercooked fish. Raw fish is a common dish in Japan and infections with Anisakis parasites are known.
Global Food Mate, 9.6.2022
Besides an increase in syphilis infections among men who have sex with men (MSM), the continuous rise since 2014 is attributed rather to heterosexual transmissions.
Follow Safer Sex practices at all costs! Sexually transmitted diseases are on the rise worldwide!
Via ProMED, 13.5.2022

Informazioni generali

  • Sebbene l'emergenza sanitaria internazionale per la COVID-19 sia stata dichiarata conclusa il 5 maggio 2023, la COVID-19 rimane una minaccia per la salute.
  • Seguire le raccomandazioni e le norme del paese di destinazione.
  • Verificare i regolamenti d'ingresso del paese di destinazione: consultare la carta dei regolamenti di viaggio COVID-19 aggiornata regolarmente della IATA (LINK)

Vaccinazioni per tutti i viaggiatori

 
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Raccomandazione
Tutti i viaggiatori dovrebbero aver completato l'immunizzazione di base secondo il calendario vaccinale svizzero, LINK.
 

Tutto il mondo
  
 
 
 
 

 
Raccomandazione
Tutti i viaggiatori dovrebbero aver completato l'immunizzazione di base e i richiami secondo il calendario vaccinale svizzero, LINK.
 

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    Raccomandazione
    Tutti i viaggiatori dovrebbero aver completato l'immunizzazione di base e i richiami secondo il calendario vaccinale svizzero, LINK.
     

      Informazioni generali su morbillo, parotite e rosolia (MOR)

      Consultare i seguenti link dell' Ufficio federale della sanità pubblica UFSP:

      • Morbillo
      • Parotite
      • Rosolia

      MMR_ECTM_Factsheet_layperson_IT.pdf

      Tutto il mondo
       
       
       
       

       
      Raccomandazione
      I viaggiatori dovrebbero essere immuni alla varicella. Le persone tra i 13 mesi e i 39 anni di età che non hanno avuto la varicella e che non hanno ricevuto 2 dosi di vaccino contro la varicella dovrebbero ricevere una vaccinazione di richiamo (2 dosi con un intervallo minimo di 4 settimane), vedi il calendario vaccinale svizzero, LINK.
       

        Consultare il seguente link dell'UFSP:

        Informazioni generali sulla varicella e sull’herpes zoster

        • Link al documento
         

        VARICELLA_HERPES ZOSTER_ECTM_Factsheet_Layperson_IT.pdf

        Vaccinazioni per alcuni viaggiatori

         
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        • L'epatite B è un'infezione del fegato causata da un virus.
        • Il virus si trasmette attraverso il contatto sessuale, ma può anche essere trasmesso attraverso il sangue o derivati ad esempio quando si condividono siringhe, aghi per tatuaggi, ecc.
        • Esiste un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione di lunga durata.
        • La vaccinazione contro l'epatite B è raccomandata per tutti i neonati e gli adolescenti fino a 16 anni e per i gruppi a rischio indipendentemente dall'età.     

          HEPATITIS-B_ECTM_Factsheet_Layperson_IT.pdf

          • L'epatite B è un'infezione del fegato causata da un virus.
          • Il virus si trasmette attraverso il contatto sessuale, ma può anche essere trasmesso attraverso il sangue o derivati  ad esempio quando si condividono siringhe, aghi per tatuaggi, ecc.
          • Esiste un vaccino sicuro e molto efficace che offre una protezione di lunga durata.
          • La vaccinazione contro l'epatite B è raccomandata per tutti i neonati e gli adolescenti fino a 16 anni e per i gruppi a rischio indipendentemente dall'età.
          L'epatite B è causata da un virus altamente contagioso che colpisce il fegato. Il decorso della malattia è molto variabile: fino a un terzo delle persone infette non presenta sintomi.
          L'epatite B è diffusa in tutto il mondo, ma soprattutto in Asia, Medio Oriente, Africa e America latina. In Svizzera, circa lo 0,5-0,7% della popolazione ha un'infezione cronica da virus dell'epatite B. Gli uomini nella fascia d'età compresa tra i 30 e i 59 anni sono i più colpiti e rappresentano circa i due terzi dei casi acuti.
          La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto con i fluidi corporei di persone infette, soprattutto secrezioni genitali e sangue. Di conseguenza, l'infezione avviene principalmente durante i rapporti sessuali (genitali, anali, orali) e durante la condivisione di siringhe. Nei Paesi in cui il virus è più diffuso e le condizioni igieniche sono più scarse, può essere trasmesso anche attraverso l'uso di strumenti non sterili da parte di medici,dentisti o tatuatori, nonché attraverso trasfusioni di sangue. Inoltre, le madri infette possono trasmettere la malattia ai loro figli durante il parto.
          Un terzo degli adulti appena infettati non presenta sintomi. Il quadro classico dell'epatite B si presenta da 1,5 a 6 mesi dopo l'infezione con affaticamento, perdita di appetito, nausea, vomito, dolore addominale e febbre. Può comparire anche ittero (pelle e occhi gialli). Di solito la malattia guarisce completamente da sola, soprattutto negli adulti. Circa il 5-10% degli adulti infettati sviluppa un'epatite B cronica, mentre questa percentuale sale al  90% dei neonati  infettati alla nascita. L’infezione cronica può portare al rimodellamento del fegato (cirrosi epatica) con compromissione funzionale o al cancro del fegato.
          Inizialmente vengono trattati soprattutto i sintomi, poiché la malattia di solito guarisce da sola. L'epatite B cronica può essere controllata con farmaci antivirali, ma spesso senza ottenere una cura completa. È importante evitare che altre persone nelle vicinanze si infettino.
          Esistono vaccini sicuri ed efficaci che offrono una protezione a vita dopo due o tre dosi. La vaccinazione è raccomandata per i neonati come parte del programma di vaccinazione combinata a 2, 4 e 12 mesi di età. Per gli adolescenti fino ai 15 anni di età sono raccomandate 2 vaccinazioni a intervalli di 4-6 mesi. Per gli adolescenti a partire dai 16 anni e gli adulti sono necessarie 3 vaccinazioni. E`molto importante che le persone a maggior rischio di esposizione o complicanze come gli operatori sanitari,i partner di persone infette,  gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, le persone con altre malattie epatiche e i tossicodipendenti siano correttamente vaccinati. Esiste anche un vaccino combinato con l'epatite A.
          • Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Epatite B:
            https://www.bag.admin.ch/bag/it/home/krankheiten/krankheiten-im-ueberblick/hepatitis-b.html
          • Epatite Svizzera: https://it.hepatitis-schweiz.ch/tutto-sull-epatite/epatite-b/

          Tutto il paese

          Trasmissione: Luglio a ottobre

           
           
          • Malattia virale trasmessa dalle zanzare che pungono di notte nelle zone rurali/suburbane.
          • Molto rara nei viaggiatori.
          • Generalmente lieve o senza sintomi; la malattia grave è rara, ma ha un'alta mortalità.
          • Il vaccino è disponibile per le persone a maggior rischio per esempio per lunghi soggiorni nelle regioni endemiche.

            EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Japanese-Encephalitis.pdf

            EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf

            CDC Mappa: Areas at Risk for Japanese Encephalitis | Japanese Encephalitis Virus | CDC

            EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Japanese_Encephalitis.pdf

            • Viral disease transmitted by night-biting mosquitoes in rural/suburban areas.
            • Very rare in travelers.
            • Mostly mild or without symptoms; severe illness is rare but has a high mortality.
            • Vaccine available for those at increased risk, such as long-term travelers to endemic areas.
            Japanese encephalitis is caused by the Japanese encephalitis virus (JEV), a flavivirus, which is spread by mosquitoes. Epidemics of Japanese encephalitis were first described in Japan from the 1870s onward. It is the main cause of viral encephalitis in the Asia-Pacific region.
            JEV is endemic in tropical regions of Eastern and Southern Asia and the Western Pacific regions. Epidemics are reported in these regions in subtropical and temperate climate zones. In 2016, a first autochthonous human case was reported in Angola, Africa. The virus exists naturally in a transmission cycle between mosquitoes, pigs and water birds. Birds may be responsible for the spread of JEV to new geographical areas. Humans mainly become infected in rural or suburban areas, when staying in close proximity to pigs.
            JEV is transmitted through the bite of female Culex mosquitoes (mainly Culex tritaeniorrhynchus), which are active throughout the night, indoors and outdoors. For most travelers to Asia, the risk is very low but varies based on destination, season, length of travel and activities.
            Most people infected are asymptomatic or experience only mild symptoms with fever and headache. About 1/250 people develop severe symptoms after 4-14 days of getting infected, as the infection spreads to the brain, characterized by an abrupt onset of high fever, headache, neck stiffness, disorientation, coma, seizures and paralysis. Up to 1 in every 3 persons developing severe symptoms consequently die. Permanent sequelae, such as behavioural changes, muscle weakness, or recurrent seizures occur in 30%–50% of those with encephalitis.
            The diagnosis can be confirmed by serology in cerebrospinal fluid and serum, IgM antibodies usually become detectable 3-8 days after onset of symptoms.
            There is no directed antiviral treatment available. Treatment consists of supportive care to relieve symptoms.
            Mosquito bite prevention from dusk to dawn (Culex are active during the night) – sleeping under a mosquito net or in an air-conditioned room; repellants on exposed skin; wearing long clothes; treating clothes with insecticide. Vaccination is recommended in travelers at increased risk of infection (longer periods of travel in endemic regions, travel during the JEV transmission season, staying in rural areas especially near rice paddies or pig farms and participating in outdoor activities). The inactivated vaccine IXIARO® is given in two doses (ideally spaced 28 days apart, though the second dose can be given as early as 7 days after the first dose) before travel. In case of continuous risk or re-exposure, a booster dose can be given after 12 months, and then every 10 years. For children 12 months to 18 years, the use is "off-label". Reactions to the vaccine are generally mild and may include pain and tenderness at the injection site, headache, muscle aches, and low-grade fever.
            • WHO Factsheet Japanese Encephalitis: https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/japanese-encephalitis
            • Solomon et al., Japanese Encephalitis, BMJ 2000: https://jnnp.bmj.com/content/jnnp/68/4/405.full.pdf
            • CDC Japanese Encephalitis: https://www.cdc.gov/japaneseencephalitis/index.html 
            Tutto il mondo
             
             
             

             
            Raccomandazione

            Vaccinazione raccomandata, vedi Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), LINK.

            Condizioni d'ingresso per paese, vedi LINK IATA.

             

            • La Covid-19 è una malattia che colpisce tutto il corpo, ma si presenta soprattutto con sintomi respiratori come tosse e difficoltà di respirazione. È causata dal virus SARS-CoV-2.
            • L'infezione si trasmette principalmente attraverso goccioline respiratorie ed eventualmente aerosol quando le persone infette tossiscono, starnutiscono, parlano o cantano senza indossare una mascherina.
            • L'infezione può essere prevenuta in modo molto efficace con la vaccinazione e un numero crescente di vaccini è approvato e disponibile per la protezione.
            • La vaccinazione è raccomandata secondo le raccomandazioni svizzere dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), vedi LINK.
            • Inoltre, la prevenzione si basa molto sull'uso di mascherine, sull'igiene delle mani e sulla distanza fisica (minimo 1,5 m) se non si indossano le mascherine e non si è vaccinati.

            COVID19_ECTM_Factsheet_Layperson_IT.pdf

            Per informazioni, consultare il LINK dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
            Tutto il paese
              
             
             
             
            • L'influenza è frequente in tutto il mondo, compresi i paesi subtropicali e tropicali.
            • La vaccinazione offre la migliore protezione. 
            • La vaccinazione contro l'influenza è raccomandata per tutti i viaggiatori che appartengono a un gruppo "a rischio", come i viaggiatori in gravidanza, i viaggiatori con comorbilità, gli anziani (>65 anni) o che prevedono un viaggio ad alto rischio (ad es. crociere, pellegrinaggi).
            • Il vaccino contro l'influenza non offre protezione contro l'influenza aviaria.

            INFLUENZA_ECTM_Factsheet_IT.pdf

            Informazioni generali influenza stagionale (influenza)

            Consultare i seguenti link dell'UFSP:

            • Influenza stagionale (influenza)
             
            Alcune zone del paese
             
             
            Mappa
            • La meningoencefalite primaverile-estiva è un'infezione virale trasmessa dalle zecche. Viene spesso indicata con il nome e l'abbreviazione tedesca "Frühsommer meningoenzephalitis" (FSME).
            • La meningoencefalite primaverile-estiva si presenta in alcune regioni forestali dell'Europa e dell'Estremo Oriente.
            • È disponibile un vaccino sicuro ed efficace, raccomandato per tutti i soggiorni in zone endemiche.

            TICK_BORNE_DISEASES_ECTM_Factsheet_Layperson_EN.pdf

            Esiste un rischio di meningoencefalite primaverile-estiva (FSME) in alcune zone del paese. La principale zona affetta è Hokkaido. Esiste un possibile rischio nella prefettura di Shimane, Honshu. La stagione di trasmissione varia, comunque le zecche sono più attive tra l'inizio della primavera e la fine dell'autunno.

            TravelClinicAntwerp_TBE_Asia_Map.JPG

            Altri rischi per la salute

             
            Risk Area
            Factsheet
            Flyer
            Infosheet
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            Worldwide
             
             
             
            • Sexually transmitted infections (STIs) are a group of viral, bacterial and parasitic infections; while many are treatable, some can lead to complications, serious illness or chronic infection.
            • STIs are increasing worldwide.
            • Read the following fact sheet for more information.

            EKRM_Factsheet_Layperson_DE_STI.pdf

            EKRM_Factsheet_Layperson_DE_HIV-AIDS.pdf

            • Geschlechtskrankheiten sind ein weltweit verbreitetes Gesundheitsproblem und können durch Prävention, regelmässiges Testen und Behandlung in den Griff bekommen werden.
            • Das Wissen um Risiken sowie Safer-Sex-Praktiken inklusive Kondomgebrauch sind wichtig. Falls Sie mehr dazu erfahren wollen, wie Sie sich während der Reise optimal schützen können, besprechen Sie dies mit einer Fachperson.
            • Hatten Sie eine Risikosituation, ist es wichtig mit einer Fachperson so rasch wie möglich Rücksprache zu halten, um zu erörtern, ob eine HIV-Post-Expositions-Prophylaxe (PEP) durchgeführt werden soll, um eine Ansteckung mit HIV zu verhindern.
            • Im Nachgang einer Risikosituation ist es wichtig sich auf Geschlechtskrankheiten testen zu lassen. Auch dann, wenn Sie keine Symptome haben.
            Reisende, die Gelegenheitssex haben, sind einem erhöhten Risiko ausgesetzt, sich mit sexuell übertragbaren Infektionen, sogenannten Sexually Transmitted Infections (STIs), einschliesslich HIV, anzustecken. Ein Auslandaufenthalt, wobei man auch neue Menschen kennen lernt, kann damit verbunden sein, sich anders zu verhalten und mehr Risiken einzugehen, als man dies zu Hause tun würde. Es ist wichtig daran zu denken, dass ungeschützter Sex und mehrere neue Sexualpartner ein Risiko für Geschlechtskrankheiten darstellen. Geschlechtskrankheiten können unter Umständen schwere Komplikationen verursachen und zudem auf weitere Partner*innen übertragen werden, sofern diese nicht rechtzeitig bemerkt und behandelt werden. Sind Sie nicht sicher, ob es sich um eine Risikosituation handelt, dann hilft der 'Risk-Check' von Love Live weiter.
            Geschlechtskrankheiten sind Infektionen, die durch sexuellen Kontakt (vaginaler, analer oder oraler Sex) übertragen werden. Sie werden durch mehr als 30 verschiedene Bakterien, Viren oder Parasiten verursacht, die in oder auf Ihrem Körper vorkommen. Es ist auch möglich, dass gleichzeitig mehr als eine STI gleichzeitig übertragen wird. Einige bedeutendsten STIs sind HIV (Informationsblatt HIV-AIDS), Hepatitis B, das humane Papillomavirus (HPV), Herpes simplex (HSV), Syphilis, Chlamydien und Gonorrhö.
            Geschlechtskrankheiten treten weltweit auf und können jeden und jede treffen, unabhängig von Alter, Geschlecht oder auch der sexuellen Orientierung. STIs kommen in vielen Ländern mit schwächerem Gesundheitssystem häufiger vor.
            Geschlechtskrankheiten werden in der Regel durch ungeschützten vaginalen, oralen oder analen Geschlechtsverkehr übertragen. Sie können aber auch durch andere intime Kontakte weitergegeben werden, wie z. B. Herpes und HPV, die durch Hautkontakt/Küssen übertragen werden. Andere können auch auf nicht sexuellem Wege übertragen werden, z.B. über Blut. Viele Geschlechtskrankheiten - darunter Syphilis, Hepatitis B, HIV, Chlamydien, Tripper, Herpes und HPV - können auch während der Schwangerschaft und bei der Geburt von der Mutter auf das Kind übertragen werden.
            • Brennen oder Juckreiz im Genitalbereich
            • Schmerzhaftes oder häufiges Wasserlösen oder auch Schmerzen im Unterleib
            • Ungewöhnlicher Ausfluss aus dem Penis oder der Vagina
            • Wunden, Rötungen, Bläschen im Mund/Lippen oder Genitalbereich sowie Warzen im Intimbereich
            • Manchmal auch Fieber (eher selten)

            Wichtig: Eine STI kann auch ohne oder mit nur leichten Symptomen auftreten. Auch wenn Sie sich dessen nicht bewusst sind, können Sie andere anstecken. Deshalb ist es wichtig sich testen zu lassen.

            Geschlechtskrankheiten können bei einer körperlichen Untersuchung oder durch die Untersuchung von Urin, einer Wunde, eines Bläschens oder eines Abstrichs aus der Vagina, dem Penis oder dem Anus diagnostiziert werden. Bluttests können bei der Diagnose helfen. Auch wenn Sie keine Symptome haben, sollten Sie mit ihrer Ärztin, ihrem Arzt sprechen, wenn Sie im Ausland ungeschützten Geschlechtsverkehr hatten. Denn eine frühzeitige Erkennung und Behandlung ist wichtig, um eine Errergerübertragung und Komplikationen durch unbehandelte STIs zu verhindern.
            Viele Geschlechtskrankheiten sind heilbar, andere wie z.B. HIV jedoch nicht und bedeuten, dass lebenslang Medikamente eingenommen werden müssen, damit es nicht zu Komplikationen kommt. Beispielsweise können mit Antibiotika bakteriell verursachte STIs geheilt werden. Eine frühzeitige Behandlung verringert zudem das Risiko von Komplikationen. Denn unbehandelt können einige STIs langfristig unter Umständen zu Gesundheitsproblemen führen, wie z.B. zu Unfruchtbarkeit, Geburtskomplikationen und einigen Arten von Krebs. Wenn eine schwangere Frau eine STI hat, kann dies zu Gesundheitsproblemen beim Baby führen. Auch Sexualpartner sollten gleichzeitig behandelt werden, um eine erneute Infektion zu verhindern (Ping-Pong-Übertragung).
            • Beachten Sie die Safer Sex Regeln von Love Live. Dazu gehört auch bei jedem Anal- oder Vaginalverkehr Kondome zu verwenden.
            • Denken Sie daran, dass es bei Oralverkehr auch zu Übertragungen von STIs kommen kann.  
            • Lassen Sie sich impfen! Es gibt Impfstoffe zum Schutz vor HPV, Hepatitis A und Hepatitis B.
            • Hatten Sie eine Risikosituation, ist es wichtig mit einer Fachperson so rasch wie möglich Rücksprache zu halten, um zu erörtern, ob eine HIV-Post-Expositions-Prophylaxe (PEP) durchgeführt werden soll, um eine HIV-Infektion zu verhindern. Am wirksamsten ist eine HIV-PEP innerhalb weniger Stunden danach.
            • Es gibt auch weitere Präventionsmassnahmen für spezielle Situationen (Präexpositionsprophylaxe HIV-PrEP). Sprechen Sie mit einer damit erfahrenen Fachperson vor Abreise darüber.
            • Denken Sie daran, dass Alkohol oder Drogen zu erhöhtem Risikoverhalten führen.
            • Denken Sie daran, dass Sie eine weitere Person/bekannter Partner*in bei ungeschütztem Sex anstecken können, sofern bei Ihnen eine unbehandelte STI vorliegt.
            • Menschen mit einer neu diagnostizierten STI sind angehalten ihre früheren Sexualpartner*innen zu informieren, damit auch sie behandelt werden können.

            Durch Bakterien oder Parasiten hervorgerufen
            Alle diese Krankheiten können geheilt werden. Wichtig ist dabei, frühzeitig zu testen und umgehend zu therapieren, um Komplikationen und v.a. weitere Übertragungen zu vermeiden.

            • Syphilis
              Auch bekannt als Lues. Sie wird durch das Bakterium Treponema pallidum verursacht. Das erste Anzeichen ist eine schmerzlose Wunde an den Genitalien, im Mund, auf der Haut oder im Rektum, die hochgradig ansteckend ist und nach 3 bis 6 Wochen spontan abklingt. Da diese schmerzlos ist, nehmen nicht alle Patienten*innen diese Läsion wahr. Oft heilt diese Infektion jedoch nicht von selbst aus. In der zweiten Phase können Hautausschlag, Halsschmerzen und Muskelschmerzen auftreten. Unbehandelt kann die Krankheit im Verborgenen (latent) bleiben, ohne dass Symptome auftreten. Etwa ein Drittel der Infizierten mit unbehandelter Syphilis entwickelt im Verlauf Komplikationen. Diese Spätform wird als  sogenannt tertiäre Syphilis bezeichnet . In diesem Stadium kann die Krankheit alle Organe befallen: am häufigsten das Gehirn, die Nerven und die Augen. Die Infektion kann während der Schwangerschaft auf den Fötus und bei der Geburt auf das Kind übertragen werden.

            • Chlamydia trachomatis
              Chlamydien können ungewöhnlichen Ausfluss aus dem Penis oder der Vagina, Unbehagen beim Wasserlösen und Unterleibsschmerzen verursachen. Oft treten keine Symptome auf. Unbehandelt können sie zu Unfruchtbarkeit führen und die Krankheit kann auf Sexualpartner*innen übertragen werden. Die Bakterien können auch während der Schwangerschaft auf den Fötus, oder während der Geburt auf das Kind übertragen werden und Augeninfektionen oder Lungenentzündungen verursachen.

            • Gonorrhoe
              Auch bekannt als Tripper. Zu den häufigsten Symptomen gehören Ausfluss aus der Vagina oder dem Penis und schmerzhaftes Wasserlassen. Symptome müssen aber nicht immer auftreten. Sowohl bei Männern als auch bei Frauen kann Gonorrhoe auch den Mund, den Rachen, die Augen und den Anus infizieren und sich auf das Blut und die Gelenke ausbreiten, wo sie in eine schwere Krankheit übergehen kann. Bleibt sie unbehandelt, kann sie eine Beckenentzündung verursachen, die zu chronischen Beckenschmerzen und Unfruchtbarkeit führen kann. Die Krankheit kann während der Schwangerschaft auf den Fötus übertragen werden.

            • Weitere bakterielle STIs: Mykoplasmen und Ureaplasmen. Diese können ebenfalls behandelt werden.

            • Trichomoniasis
              Sie wird durch einen Parasiten verursacht, der mit einer einzigen Dosis eines Antibiotikums behandelt werden kann. Trichomoniasis kann bei Frauen einen übel riechenden Scheidenausfluss, Juckreiz im Genitalbereich und schmerzhaftes Wasserlassen verursachen. Bei Männern treten in der Regel weniger oder keine Symptome auf. Zu den Komplikationen gehört das Risiko einer vorzeitigen Entbindung bei schwangeren Frauen. Um eine Reinfektion zu verhindern, sollten beide Sexualpartner behandelt werden.

            Durch Viren hervorgerufen

            • HIV/AIDS - siehe Informationsblatt HIV-AIDS

            • Herpes simplex Virus
              Im Lippen-Mundbereich, auch bekannt als Fieberbläschen, ist nicht heilbar. Herpes kann aber mit Medikamenten bei akuten Beschwerden kontrolliert werden. Die Symptome sind in der Regel schmerzhafte, wässrige Hautbläschen und finden sich an oder um die Genitalien, den Anus oder den Mund. Nach der Erstinfektion ruht das Virus im Körper und die Symptome können über Jahre hinweg wieder auftreten. Schwangere Frauen können die Infektion an ihre Neugeborenen weitergeben, was zu einer bedrohlichen Infektion führen kann.

            • Virale Hepatitis (siehe auch Hepatitis Schweiz)
              • Hepatitis A (HAV)
                Hepatitis A ist eine durch Impfung vermeidbare Leberinfektion, die durch das Hepatitis-A-Virus verursacht wird. Das Hepatitis-A-Virus findet sich im Stuhl und im Blut infizierter Personen. Hepatitis A kann durch verunreinigtes Wasser und Lebensmittel sowie bei anal-oralen sexuellen Aktivitäten übertragen werden. Die Patienten*innen leiden an einer akuten und oft schweren Erkrankung, erholen sich aber allermeist spontan.
              • Hepatitis B (HBV)
                Das Hepatitis-B-Virus wird durch sexuelle Kontakte sowie durch den Kontakt mit anderen Körperflüssigkeiten, wie z.B. Blut, übertragen. Zur Übertragung kann es z.B. auch bei medizinischen Eingriffen oder Brennen eines Tatoos unter nicht optimalen hygienischen Bedingungen kommen. Hepatitis B kann eine schwere Leberinfektion verursachen, die sowohl zu einer sofortigen Erkrankung, als auch zu einer lebenslang andauernden Infektion führen kann mit möglicher Folge einer dauerhaften Lebervernarbung (Zirrhose) und Krebs. Schwangere Frauen mit Hepatitis B können das Virus während der Geburt auf ihr Kind übertragen. Zu Beginn der Infektion haben Sie möglicherweise keine Symptome.  Das Virus kann auf Sexualpartner*innen übertragen werden. Hepatitis B kann mit antiviralen Medikamenten behandelt werden, ist aber nur selten heilbar. Eine Impfung kann eine Hepatitis-B-Infektion verhindern.
              • Hepatitis C (HCV)
                In den meisten Fällen wird Hepatitis C durch den Kontakt mit infiziertem Blut übertragen. Seltener kann es durch analen Sexualkontakt oder von der Mutter auf das Kind während der Schwangerschaft und Geburt übertragen werden. Die meisten Infizierten sind sich ihrer Infektion nicht bewusst, weil sie keine Symptome entwickeln, aber diese chronische Infektion kann zu Leberzirrhose und Krebs führen. Hepatitis C kann behandelt werden, eine Impfung gibt es nicht.

            • Humanes Papillomavirus (HPV)
              HPV ist die häufigste Geschlechtskrankheit. Es gibt eine Vielzahl verschiedener HPV-Typen, und einige von ihnen können Genital-, Anal- und Mundwarzen sowie Gebärmutterhals-, Penis- oder Rachenkrebs verursachen. Die Symptome können auch noch Jahre nach dem Sex mit einer infizierten Person auftreten. Zwei verfügbare Impfstoffe schützen gegen die wichtigsten HPV-Typen, die Gebärmutterhals-, Penis- oder Analkrebs verursachen.

            • Zika - siehe Informationsblatt Zika
              In den meisten Fällen wird es vor allem durch Stechmücken übertragen. Es kann aber auch sexuell übertragen werden. Eine Ansteckung mit Zika während der Schwangerschaft kann bei dem sich entwickelnden Fötus Geburtsfehler wie Mikrozephalie (kleiner Kopf mit neurologischen Ausfällen) verursachen. Die einzige Möglichkeit, eine sexuelle Übertragung des Virus während der Schwangerschaft zu verhindern, besteht darin, Vorsichtsmassnahmen (Kondome) zu treffen oder Sex (mindestens 2 Monate nach der Rückkehr) mit jemandem zu vermeiden, der kürzlich in ein Risikogebiet gereist ist, auch wenn der Reisende keine Symptome hat.
            • Love Life: www.lovelife.ch 
            • Sexuelle Gesundheit Schweiz: www.sexuelle-gesundheit.ch 
            • Hepatitis Schweiz: https://hepatitis-schweiz.ch/formen/was-ist-hepatitis 
            • World Health Organization (WHO). Factsheets. Sexually transmitted infections (STIs). 14 June 2019: www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/sexually-transmitted-infections-(stis) 
            • Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Factsheet: Information for Teens and Young Adults: Staying Healthy and Preventing STDs (2017): www.cdc.gov/std/life-stages-populations/stdfact-teens.htm 
            • Centers for Disease Control and Prevention (CDC). How You Can Prevent Sexually Transmitted Diseases: www.cdc.gov/std/prevention/ 
            • Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Sexual Transmission and Prevention. Zika Virus: www.cdc.gov/zika/prevention/protect-yourself-during-sex.html 
            • Centers for Disease Control and Prevention (CDC) Zika and Pregnancy; Pregnant Women and Zika (March 2021): www.cdc.gov/pregnancy/zika/protect-yourself.html 
            Areas above 2500 meters
             
             
             
            • Il mal d'altitudine può essere pericoloso fino a essere letale e può manifestarsi in qualsiasi viaggiatore.
            • Il pericolo inizia a circa 2500 m e cresce con l'aumentare dell'altitudine.
            • Le persone sono diverse per quanto riguarda la loro suscettibilità al mal di montagna, che non è legata alla loro forma fisica.
            • Il mal di montagna grave, con accumulo di liquidi nel cervello o nei polmoni, può rapidamente essere letale.
            • Se prevedete un soggiorno in altitudine, vi consigliamo fortemente di consultare il vostro medico per ricevere raccomandazioni e istruzioni dettagliate!

            EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Altitude-sickness.pdf

              • Il mal d'altitudine può essere pericoloso fino a essere letale e può manifestarsi in qualsiasi viaggiatore.
              • Il pericolo inizia a circa 2500 m e cresce con l'aumentare dell'altitudine.
              • Se si prevede un soggiorno in altitudine, leggere attentamente questo foglietto illustrativo!
              • A seconda del tipo di viaggio e/o di malattie pregresse, si consiglia fortemente di rivolgersi a uno specialista.
              I viaggi nelle Ande, in Himalaya o in Africa orientale (ad esempio al Kilimangiaro) possono condurre ad altezze insolite. In molte offerte di viaggio sono previsti solo pochi giorni per questi trekking ad alta altitudine, il che significa uno sforzo insolito e a volte un sovraccarico per l'organismo. I viaggi in alta altitudine non sono senza rischi, anche per le persone che godono di buona salute. Le persone che già soffrono di problemi respiratori o cardiaci prima di partire dovrebbero consultare il proprio medico di famiglia.
              Il rischio di mal di montagna acuto esiste per tutte le persone. Il rischio di soffrire di mal di montagna acuto è ampiamente indipendente dall'età e dalle condizioni di allenamento ed è determinato principalmente dalla velocità di ascesa e dalla altitudine dove si dorme. Il rischio inizia a circa 2500 m e cresce con l'aumentare dell'altitudine. Il mal di montagna acuto si manifesta con mal di testa, nausea, perdita di appetito e disturbi del sonno.
              Se i sintomi sopra descritti aumentano, ad esempio il mal di testa non reagisce più alle compresse per il mal di testa, e sono accompagnati da vertigini, vomito, apatia, instabilità alla marcia ed eventualmente mancanza di respiro, la persona deve essere fatta scendere il più rapidamente possibile o trasportata a un'altitudine inferiore. Se la persona non scende, c'è il rischio di complicazioni potenzialmente letali come l'edema cerebrale e/o l'edema polmonare d’altitudine.
              1. Ascensione lenta. Regole di ascensione: al di sopra dei 2500 m la quota dove ci si ferma per dormire non deve essere aumentata di più di 300-500 m al giorno e per ogni 1000 m di aumento si deve prendere un giorno di acclimatazione supplementare.
              2. Se si manifestano sintomi che indicano un mal di montagna (vedi sopra), l'ascesa deve essere interrotta e può essere ripresa solo quando i sintomi non sono più presenti. Se i sintomi aumentano, scendere o trasportare il paziente a quote inferiori. Se i sintomi vengono ignorati, si possono sviluppare complicazioni potenzialmente letali del mal di montagna, come l'edema cerebrale d'alta quota e/o l'edema polmonare d'alta quota.
              3. Se non è possibile rispettare le regole di ascesa sopra indicate a causa della situazione o del terreno, l'assunzione di acetazolamide (DIAMOX®) può ridurre il rischio di sviluppare il mal di montagna acuto. La prescrizione del farmaco richiede un'indicazione medica e informazioni sui possibili effetti collaterali!
              • Mal di testa: paracetamolo (ad es. PANADOL®, DAFALGAN®). Non usare sonniferi!
              • Edema cerebrale d'alta quota: scendere immediatamente. Se disponibile: somministrazione di ossigeno, terapia medica d'emergenza.
              • Edema polmonare d'alta quota (respiro affannoso anche a riposo, respiro sibilante, tosse stizzosa): discesa immediata. Se disponibile: somministrazione di ossigeno, terapia medica d'emergenza.
               
               
              • La febbre dengue è la malattia trasmessa dagli insetti più comune al mondo.
              • Bisogna prestare molta attenzione alla protezione dalle zanzare durante il giorno!
              • La malattia può causare febbre alta, dolori muscolari e articolari ed eruzioni cutanee. In rari casi possono manifestarsi emorragie.
              • Non esiste un trattamento specifico.  La vaccinazione è raccomandata solo per le persone con evidenza di una precedente infezione da dengue.
              • Per sicurezza personale, si consiglia fortemente di informarsi dettagliatamente sulla dengue.

              EKRM_Factsheet_Layperson_IT_Dengue.pdf

              EKRM_Factsheet_Layperson_EN_Mosquito-and-tick-bite-protection.pdf

              ECTM_Dengue_Vaccination_Statement_EN_Publication_Sept_2024.pdf

               
               
              • La malattia da virus di Marburg è una rara ma grave febbre emorragica.
              • La malattia si diffonde attraverso il contatto con animali o persone infette.
              • I sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie tropicali.
              • Non esiste un trattamento o un vaccino autorizzato per la malattia di Marburg.
              • Si prega di dare un'occhiata alla scheda informativa qui sotto:

              EKRM_Factsheet_Layperson_IT_MARBURG.pdf

              CDC Mappa: History of Marburg Outbreaks Marburg, Link CDC
              • La malattia da virus di Marburg è una rara ma grave febbre emorragica.
              • La malattia si diffonde attraverso il contatto con animali o persone infette.
              • I sintomi possono essere simili a quelli di altre malattie tropicali.
              • Non esiste un trattamento o un vaccino autorizzato per la malattia di Marburg.
              • È importante seguire le misure di prevenzione, vedi sotto.
              La malattia da virus di Marburg (MVD) è una rara ma grave febbre emorragica, causata dal virus di Marburg (MARV). Sebbene la MVD sia poco comune, ha il potenziale di causare epidemie con tassi di mortalità significativi (dal 50 all'88%).
              Tutti i focolai di MVD registrati hanno avuto origine in Africa. I pipistrelli della frutta sono i serbatoi naturali del virus di Marburg. Le grotte o le miniere colonizzate dai pipistrelli sono un'importante fonte di infezione.
              La maggior parte dei focolai di MVD sono stati  causati dall'ingresso di persone in miniere e grotte infestate da pipistrelli. La trasmissione avviene per contatto diretto (attraverso la pelle o le mucose) con il sangue, le secrezioni e i fluidi corporei di un animale o di un essere umano infetto o per contatto indiretto con superfici e materiali contaminati come indumenti, lenzuola e attrezzature mediche (ad esempio in ambienti sanitari). La MVD non è una malattia trasmessa per via aerea e una persona non è contagiosa prima della comparsa dei sintomi. Se si seguono scrupolosamente le precauzioni per la prevenzione e il controllo delle infezioni, il rischio di infezione è considerato minimo.

              Il periodo di incubazione (tempo che intercorre tra l'infezione e la comparsa dei sintomi) varia da 2 a 21 giorni (di solito da 5 a 10 giorni). L'esordio della MVD è solitamente brusco, con sintomi inizialmente aspecifici, simili a quelli dell'influenza, come febbre alta, forte mal di testa, brividi e malessere. Un rapido peggioramento si verifica entro 2-5 giorni per più della metà dei pazienti, caratterizzato da sintomi gastrointestinali come anoressia, dolori addominali,  forte nausea, vomito e diarrea. Con l'avanzare della malattia, le manifestazioni cliniche possono diventare più gravi e includere insufficienza epatica, delirio, shock, sanguinamenti (emorragia), disfunzione multiorgano e morte.

               

              In caso di sintomi


              Se si pensa di aver avuto un'esposizione a rischio e si sviluppa febbre con sintomi aspecifici come brividi, mal di testa, dolori muscolari, malessere o dolori addominali:

              • è necessario separarsi dagli altri (isolarsi) immediatamente e
              • rivolgersi immediatamente a un medico contattando telefonicamente la hotline del Paese o rivolgendosi a un istituto tropicale o a un'unità di malattie infettive di un ospedale universitario.
              • avvertire gli operatori sanitari del recente viaggio in un'area con un focolaio di Marburg.
              Attualmente non esistono trattamenti autorizzati per la malattia di Marburg. Il trattamento è limitato alle cure di supporto (riposo, idratazione, monitoraggio della saturazione e della pressione sanguigna, trattamento delle infezioni secondarie). Senza cure di supporto, un'alta percentuale di persone infette muore.

              Il rischio per i viaggiatori è molto basso se si seguono le precauzioni indicate di seguito, ma è elevato per i familiari e gli assistenti che hanno contatti con persone malate.

               

              Precauzioni generali durante i viaggi nelle aree colpite:

              • Lavarsi regolarmente e accuratamente le mani con acqua e sapone (o gel alcolico se il sapone non è disponibile).
              • Evitare il contatto con persone malate che presentano sintomi quali febbre, dolori muscolari ed eruzioni cutanee.
              • Evitare il contatto con sangue e altri fluidi corporei.
              • Evitare di visitare le strutture sanitarie nelle aree colpite da MVD per cure mediche non urgenti o per motivi non medici.
              • Evitare il contatto con cadaveri o con oggetti che sono stati a contatto con cadaveri, partecipare a rituali funebri o di sepoltura o assistere a un funerale o a una sepoltura.
              • Evitare di manipolare, cucinare o mangiare carne di animali selvatici (“bush meat” : animali selvatici uccisi a scopo alimentare).
              • Lavare e sbucciare frutta e verdura prima del consumo.
              • Evitare di visitare miniere o grotte di pipistrelli e di entrare in contatto con  gli animali selvatici, vivi o morti, in particolare con i pipistrelli.
              • Se decidete di visitare miniere o grotte abitate da colonie di pipistrelli della frutta, indossate guanti e altri indumenti protettivi adeguati, tra cui maschere e protezioni per gli occhi.
              • Praticare  sesso sicuro.

               

              • Ufficio federale della sanità pubblica: LINK
              • Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC): Malattia da virus Marburg
              • Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC): Sulla malattia di Marburg
              • Organizzazione Mondiale della Sanità: Malattia da virus di Marburg
              Internazionale
               
               
              • L'mpox è una malattia virale che in genere provoca eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi e febbre.
              • Una variante emergente si sta diffondendo rapidamente nella R.D. Congo orientale e nei Paesi vicini, tanto da indurre l'OMS a dichiarare un'emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC) nell'agosto 2024.
              • Il contatto fisico stretto (sessuale o non sessuale) è la principale modalità di trasmissione.
              • La malattia ha generalmente un decorso lieve. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono i soggetti più a rischio di complicazioni.
              • Assicuratevi di prendere le precauzioni generali (vedi factsheet) per prevenire la malattia.
              • La vaccinazione contro l'mpox è disponibile, ma attualmente è limitata ai gruppi ad alto rischio di esposizione.

              EKRM_Factsheet_Layperson_MPOX_IT.pdf

              WHO Mappa: 2025 Monkeypox Outbreak Global Map
              • L'Mpox è una malattia virale che in genere provoca eruzione cutanea, ingrossamento dei linfonodi e febbre.
              • Una variante emergente si sta diffondendo rapidamente nella D.R. Congo orientale e nei Paesi limitrofi, tanto da indurre l'OMS a dichiarare un'emergenza sanitaria di portata internazionale (PHEIC).
              • Il contatto fisico stretto (sessuale o non sessuale) è la principale modalità di trasmissione.
              • La malattia di solito si risolve da sola, ma alcune persone possono sviluppare una malattia più grave e talvolta fatale. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono i soggetti più a rischio di complicazioni.
              • La vaccinazione contro l'mpox è disponibile, ma limitata ai gruppi ad alto rischio di esposizione. 
              Il vaiolo (ex vaiolo delle scimmie) è una malattia causata dal virus del vaiolo delle scimmie, un virus della stessa famiglia del virus che causa il vaiolo. È una malattia virale zoonotica, il che significa che può diffondersi dagli animali all'uomo. Può anche diffondersi tra le persone.

              Il vaiolo è stato riscontrato comunemente in Africa occidentale e centrale per molti anni, dove il presunto serbatoio - i piccoli mammiferi - è endemico. Esistono due tipi di virus del vaiolo delle scimmie, chiamati "cladi", che causano la malattia: il clade I in Africa centrale e il clade II in Africa occidentale. Dalla fine delle campagne di vaccinazione contro il vaiolo all'inizio degli anni '80, i casi di vaiolo sono aumentati, all'inizio lentamente e negli ultimi 5-10 anni in modo significativo, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).

               

              Nel 2022, una nuova sottoclade emergente del clade II è stata responsabile di un'epidemia globale che si è diffusa principalmente attraverso il contatto sessuale tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Ne è scaturita la prima emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dichiarata dall'OMS fino al 2023. Sebbene l'epidemia del clade II sia ora sotto controllo, continua a circolare in tutto il mondo.

               

              Nel 2024, la continua diffusione dell'mpox clade I nelle regioni endemiche dell'Africa centrale, in particolare nella RDC, e l'emergere di una nuova sottoclade Ib nell'est della RDC e nei Paesi limitrofi hanno destato preoccupazione a livello globale e hanno spinto l'OMS a dichiarare una PHEIC per la seconda volta in due anni. L'attuale diffusione geografica della variante mpox clade Ib avviene per vie commerciali attraverso il contatto sessuale (ad esempio, le lavoratrici del sesso), seguita dalla trasmissione locale nelle famiglie e in altri ambienti (che sta diventando sempre più importante).

              Trasmissione da animale a uomo
              L'Mpox può diffondersi dall'animale all'uomo quando questi entra in contatto diretto con un animale infetto (roditori o primati).

               

              Trasmissione da uomo a uomo
              Il vaiolo si può diffondere da persona a persona attraverso uno stretto contatto fisico (sessuale e non) con una persona che presenta i sintomi del vaiolo. Le lesioni della pelle e delle mucose, i fluidi corporei e le croste sono particolarmente contagiosi. Una persona può infettarsi anche toccando o maneggiando indumenti, lenzuola, asciugamani o oggetti come utensili/piatti per mangiare che sono stati contaminati dal contatto con una persona con i sintomi. I membri della famiglia, gli assistenti familiari e i partner sessuali di un caso confermato di mpox sono a maggior rischio di infezione, così come gli operatori sanitari che trattano un caso senza un'adeguata protezione personale.

              Il periodo di incubazione (tempo che intercorre tra l'infezione e la comparsa dei sintomi) varia da pochi giorni a 3 settimane. La Mpox provoca un'eruzione cutanea che può essere dolorosa, associata a linfonodi ingrossati e febbre. La febbre può iniziare già prima della fase esantematica. Altri sintomi includono dolori muscolari, mal di schiena e affaticamento. L'eruzione cutanea può essere localizzata o generalizzata, con poche o centinaia di lesioni cutanee. Colpisce principalmente il viso, il tronco, i palmi delle mani e le piante dei piedi. Può essere presente anche nelle aree genitali e sulle membrane mucose come la bocca e la gola. I sintomi durano in genere dalle 2 alle 4 settimane e la persona rimane contagiosa fino alla guarigione di tutte le lesioni (una volta cadute le cabine).

               

              Le complicazioni includono infezioni batteriche secondarie, infezioni polmonari e cerebrali e coinvolgimento di altri organi, parto prematuro e altro. I bambini, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario debole sono più a rischio di sviluppare una forma grave di mpox.

              La maggior parte delle persone affette da mpox guarisce spontaneamente e non necessita di un trattamento antivirale specifico. La gestione dell'assistenza consiste nell'alleviare il dolore e gli altri sintomi e nel prevenire le complicazioni (ad esempio, la superinfezione). Diversi trattamenti antivirali sono studiati in vari Paesi e possono essere utilizzati in studi o in situazioni cliniche secondo le raccomandazioni delle società mediche nazionali.

               

              In caso di sintomi:

              • Rivolgersi immediatamente a un medico
              • Se vi è stata diagnosticata la sclerosi multipla:
                • Rimanete a casa (isolati) finché l'eruzione cutanea non sarà guarita e non si sarà formato un nuovo strato di pelle. Stare lontano da altre persone e non condividere con altri gli oggetti che si sono toccati aiuta a prevenire la diffusione del vaiolo. Le persone affette da vaiolo devono pulire e disinfettare regolarmente gli spazi che utilizzano per limitare la contaminazione domestica. 
                • ü Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per mani a base di alcol contenente almeno il 60% di alcol.
                • ü Non si devono avere rapporti sessuali quando si è sintomatici e quando si hanno lesioni o sintomi. Usare il preservativo per 12 settimane dopo l'infezione. Si tratta di una precauzione per ridurre il rischio di diffusione del virus al partner.
                • ü Per ulteriori informazioni su cosa fare in caso di malattia, consultare il LINK del CDC.

              Precauzioni generali:

              • In tutto il mondo:
                • evitare il contatto ravvicinato, pelle a pelle, con persone che hanno o potrebbero avere il virus dell'influenza aviaria o con persone che presentano un'eruzione cutanea (ad esempio, brufoli, vesciche, croste).
                • Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con un disinfettante per mani a base di alcol contenente almeno il 60% di alcol.
                • Evitare di toccare oggetti personali potenzialmente contaminati come tazze, lenzuola/vestiti, asciugamani o di condividere utensili/tazze, cibo o bevande con una persona che ha o potrebbe avere il virus del vaiolo.
                • Evitare i rapporti sessuali con persone malate; usare il preservativo per un massimo di 12 settimane se il partner sessuale ha avuto il virus del vaiolo.
                • Seguire i consigli delle autorità locali.
              • Quando si viaggia in aree endemiche/epidemiche in Africa, oltre alle precauzioni generali sopra menzionate:
                • Evitare il contatto con gli animali nelle aree in cui il vaiolo si manifesta regolarmente.
                • Evitare di mangiare o preparare carne di animali selvatici (bushmeat) o di utilizzare prodotti (creme, lozioni, polveri) derivati da animali selvatici.

               

              Vaccinazione:

              Esistono diversi vaccini contro il vaiolo (ad esempio Jynneos®, produzione Bavarian Nordic). Il vaccino Bavarian Nordic è stato originariamente sviluppato per combattere il vaiolo, ma offre una protezione incrociata contro il vaiolo. In Svizzera, il vaccino Jynneos® è autorizzato da Swissmedic dal 2024. I gruppi a rischio (ad esempio, gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini o le persone transgender con più partner sessuali) possono essere vaccinati dal 2022 e questa raccomandazione rimane invariata (vedi raccomandazioni dell'UFSP). Alla luce della situazione epidemiologica in Africa nel 2024, il Comitato svizzero di esperti in medicina dei viaggi raccomanda la vaccinazione contro l'mpox per i professionisti che sono/saranno in contatto con pazienti sospetti di mpox in regioni endemiche/epidemiche o che lavorano in un laboratorio in cui è presente il virus (per gli aggiornamenti, vedi news).

               

              Il rischio per la popolazione generale e per i viaggiatori (turisti) è considerato estremamente basso se vengono seguite le precauzioni generali di cui sopra e se la vaccinazione non è raccomandata.

              • Rivolgersi immediatamente a un medico.
              • La varicella non è una malattia a trasmissione sessuale in senso stretto; il contatto fisico con una persona che presenta i sintomi della varicella (eruzione cutanea in qualsiasi stadio) è sufficiente per trasmettere la malattia. I preservativi non proteggono dall'infezione da mpox!
              • Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)                                                             
              • Organizzazione Mondiale della Sanità: FAQ DELL'OMS
              • Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC)
              • Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)
                
               
               
               

              There is a risk of arthropod-borne diseases other than malaria, dengue, chikungunya or zika in sub-/tropical regions, and some areas of Southern Europe. These include the following diseases [and their vectors]:

              • in Europe
                • Borreliosis, FSME (= tick-borne encephalitis), rickettsiosis [ticks]
                • Leishmaniasis [sand flies]
                • West-Nile fever [mosquitoes]
              • in Africa
                • Rickettsiosis, in particular African tick bite fever [ticks]
                • Leishmaniasis [sand flies]
                • African trypanosomiasis = sleeping sickness [tsetse flies]
                • West-Nile fever [mosquitoes]
              • in Asia 
                • Scrub typhus [mites]
                • Rickettsiosis [fleas or ticks]
                • Leishmaniasis [sand flies]
                • West-Nile fever [mosquitoes]
                • Crimea-Congo-hemorrhagic fever [ticks]
              • in North and Latin America  
                • Rickettsioses and in particular Rocky Mountain spotted fever [ticks]
                • Leishmaniasis and Carrion's disease [sand flies]
                • American trypanosomiasis = Chagas disease [triatomine bugs]
                • West Nile fever [mosquitoes]
                
               
               
               
              • There are other important travel related health risks such as diarrhoea, road traffic accidents, air pollution and more.
              • For more information, see the section "Healthy Travelling".

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